Diario dal Sol Levante – Parte Seconda: Il Parco di Ueno

026Fondato nel 1873 su territori precedentemente appartenuti al tempio buddhista di Kan’ei-ji, il parco di Ueno è uno dei primi parchi pubblici del Giappone, ed è uno dei luoghi più visitati durante il periodo dell’hanami, ovvero la fioritura dei ciliegi.

La pagoda a cinque piani del tempio di Kan’ei-ji

I territori del tempio furono in gran parte distrutti durante la guerra Boshin, che vide opporsi, nel 1868, i sostenitori dello shogunato Tokugawa contro chi voleva restaurare il potere imperiale (la lotta fu poi vinta da questi ultimi, portando alla poi famosa “restaurazione Meiji”). Ciò che rimane dell’edificio è una pagoda a cinque piani e l’hondō (la sala principale).

Porta del Tōshō-gū

Altri punti di interesse sono: il tempio di Benzaiten, dea della fortuna, situato sull’isola centrale del parco;il Tōshō-gū, luogo nel quale viene venerato Tokugawa Ieyasu, fondatore dell’ultimo shogunato del Giappone; il Kiyomizu Kannondō (uno dei templi più antichi del Giappone, dedicato al bodhisattva Kannon,  che è sopravvissuto a guerre civili e bombardamenti); l’Hanazono Inari Jinja (il tempio della volpe, riconoscibile dalla fila di torii rossi che conducono alla struttura principale) e un particolare monumento, ornato da una moltitudine di origami colorati, che conserva una fiamma che continua ad ardere dal 6 Agosto 1945, anno del bombardamento atomico su Hiroshima.

All’interno del parco di Ueno si possono inoltre trovare molti luoghi di interesse culturale tra i quali: Tokyo National Museum; National Museum of Modern Art; Tokyo Metropolitan Art Museum; Tokyo Bunka Kaikan (una sala concerti); Ueno Royal Museum e, infine, lo zoo di Ueno.

Il parco è anche un luogo di ritrovo per i senzatetto: non è raro trovare dei veri e propri accampamenti i quali, nonostante i vari tentativi delle forze dell’ordine di smantellarli, vengono continuamente ricostruiti.